2014
L'altalena
9 dicembre
Che giornata in altalena! Ovviamente niente parco giochi, ma tutto in stile Nyumba-ali.
Prima di aprire il centro arriva una mamma con il suo piccolo di 1 anno...purtroppo le nostre armi non possono colpire, è vero c' è un problema di sviluppo, ma il bambino è un fiume di lacrime praticamente inconsolabile, è malato da una settimana, dice la mamma, sta finendo di prendere le medicine date in ospedale...tornerà per farlo valutare nuovamente quando starà meglio.
Poi ore 10: arriva la nostra carovana che subito si mette all'opera tra la scuoletta e la palestra. Tra i piccoli "nyumbani" si sta facendo spazio l'ultimo arrivato: Bartome! E' un bambino con una voglia ed una capacità d'apprendimento invidiabili; è vero ha delle difficoltà oggettive ma cercheremo di guidarlo al meglio per poi fargli spiccare il volo da solo. Che gioia quest'ultimo inserimento!
E poi si ripiomba a terra con nuova richiesta di aiuto: una mamma al cancello con un fagottino sulle spalle, ecco Sharon una bimba di 6 anni che pesa 5,5kg!! Pazzesco!! Il problema di malnutrizione è evidente, accompagnamo la mamma e Sharon all'ospedale di Ipamba dove resteranno per una settimana così da garantire un'iniziale ripresa della piccola, meno male che i parametri vitali siano risultati buoni.
Certi problemi esistono, sono tutt'ora attuali purtroppo, quando capita di incontrarli cerchi di schivarli o superarli il prima possibile, ma non puoi ignorarli, non puoi chiudere gli occhi e quelle immagini ti rimarranno impresse per sempre. Per fortuna l'altalena dopo aver rasentato il suolo torna a proiettarsi verso l'alto...
Elisa fisio
La pagella di Zawadi
6 dicembre
Carissimi,
oggi sono andata a Tanangozi con Zawadi e Adam a ritirare la pagella del nostro studente.
Prima abbiamo assistito ad una riunione di genitori nel cortile della scuola; mi sono divertita a riconoscere le varie tipologie di genitori e di insegnanti.
Non ero coinvolta e ho guardato il tutto con l'occhio dello spettatore cinematografico, cercando di prevedere come sarebbe stato il finale del film. Gioco facile: gli insegnanti hanno sempre ragione e, anche se i genitori parlano, parlano, parlano, alla fine si decide sempre ciò che vuole il preside.
E' stato anche eletto il "comitato pappa": genitori che devono controllare che tutti i portino 40 chili di farina di mais, 10 chili di fagioli, settemila scellini per olio, sale e zucchero per la mensa ( ora è obbligatoria la mensa, anche se mensa forse è la parola non adatta). Il comitato lavora gratis, perciò nessuno è disposto ad entrare in tale olimpo. Dopo varie minacce il comitato è eletto, anche se con modalità un pò particolari tipo: propongo Giovanni...un po' di voci dicono "bene" e Giovanni è eletto. I cinque eletti si sono messi in fila davanti all'assemblea e uno ha detto: "presidente è Marco", un altro ha detto "segretario è Francesco"....le solite poche voci hanno urlato "bene" e il comitato era pronto a lavorare.
Democrazia liquida tanzaniana.
Il preside ha poi invitato Zawadi a parlare ai genitori, Zawadi è stato come sempre incisivo e coinvolgente e poi l'annuncio: gli esami sono andati bene, benissimo tanto che è il primo di una classe di novanta (90) studenti.
Fate festa con noi un abbraccio
Bruna
Di seguito in allegato la "pagella" guardate la riga con il n.1!!
La giornata Nazionale della disabilità a Iringa
4 Dicembre
Ieri pioveva anche a Iringa e non è stato possibile usare i computer, ma il nostro stand è stato molto visitato. Non è venuto il primo ministro perchè è implicato in uno scandalo che sta facendo tremare tutto il governo, c'era un ministro che si è fermato a lungo a parlare con Pio, Zawadi e Adam e che nel discorso finale ha citato più volte i nostri bambini " tecnologici", l'esibizione delle dade e dei bambini è stata emozionante.
L'organizzazione locale è stata carente e il nostro spettacolino è stato messo in coda quando ministro e autorità se ne erano già andati.
Il Neema Craft e noi eravamo le uniche organizzazioni non tanzaniane, un bel riconoscimento visto che la festa era nazionale; incredibile che non ci abbiano chiesto neppure uno scellino. Le dade e i bambini sono stati molto contenti, metterò su you tube il filmato dell'esibizione, la canzone è quella dello scorso anno ma lo scenario è diverso.
In conclusione: nonostante il cattivo tempo è andato tutto bene in Italia e a Iringa.
Un abbraccio
Bruna
La Nyumba Ali in un film...
28 novembre
Carissimi,
il 3 dicembre è la giornata mondiale della disabilità; a Iringa ci sarà una grande manifestazione con la presenza del primo ministro. Noi avremo il nostro stand, e bambini e dade si esibiranno in canti e balli. Nei due centri c'è un bel po' di fibrillazione, tutti vogliono abbellire lo stand e mostrare cosa sanno fare.
Bella notizia: Zawadi ha superato bene l'esame d'ammissione alla sesta classe, ha continuato a studiare qua con l'aiuto di Laura, Adam, Damian , Zama; quest'anno non gli è stato asssegnato alcun maestro e non siamo riusciti ad iscriverlo in nessuna scuola di Iringa. Dopo i successi dell'anno scorso credevamo di aver ormai risolto tutti i problemi scolastici di Zawadi; scoprire che gli ostacoli erano ancora tutti da scavalcare ha demoralizzato noi e Zawadi.
L'aiuto ci è arrivato da Wesket (il funzionario col quale collaboriamo e che l'anno scorso è venuto in Italia) e dal direttore della scuola di Tanangozi, scuola dove abbiamo fatto i corsi di formazione in collaborazione col Comune di Ferrara. Per tre giorni abbiamo portato Zawadi e computer a Tanangozi per gli esami di ammissione in sesta. Fatica ricompensata dagli esiti degli esami e ora Zawadi è in sesta. In quale scuola studierà? continuerà a studiare nella Nyumba Ali con la speranza che anche l'anno prossimo possa fare a Tanangozi l'esame di ammissione alla settima.
E ora l'angolo della pubblicità.
Ricordate Norberto e la sua traversata della Tanzania in handbike, con sosta anche nella Nyumba Ali? la sua attraversata è raccontata in un film di Luca Vasco
LESS IS MORE, Crossing Disability in Tanzania
film che verrà proiettato in circa trenta città italiane.
Che ne dite di un mercoledì sera in compagnia di Norberto, della Nyumba Ali e di altri amici ?
Ecco l' ELENCO delle CITTA' IN CUI E' ORGANIZZATA LA PROIEZIONE (IN CONTINUO AGGIORNAMENTO):
BOLOGNA
3/12 CINEMA LUMIERE- Via Azzo Gardino 65, Bologna ore 20.00
3/12 Parrocchia San Ruffillo CINEMA BRISTOL- via Toscana 146, Bologna ore 20.30
3/12 FATTORIABILITA'- San Giovanni in Persiceto, Teatro comunale ore 21:00
3/12 CAVRIAGO (RE)
3/12 FERRARA CINEMA SALA BOLDINI- Via Previati 18 ore 18:00
3/12TRENTO Sala di rappresentanza del Palazzo della Regione ore 18:00
13/12TORINO Teatro Vittoria Ore 20:30
3/12 ALBA (CUNEO) Albanuova
3/12CHIOGGIA (VE) Teatro San Martino, Sottomarina
3/12MESTRE (VE) Cinema Fleming
3/12MOGLIANO VENETO (VE)
3/12 QUARTO D'ALTINO (VE)
3/12 MILANO Auditorium San Fedele- Piazza San Fedele 4, Milano
3/12 OPERA (MI) Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, Via Dante 25 ore 17:00
3/12 BADILE DI ZIBIDO SAN GIACOMO (MI)
3/12 MANTOVA CINEMA MIGNON, Via Gaetano Benzoni 16, Mantova ore 20:45
3/12 BOLZANO
3/12 VICENZA Cinema Patronato Leone XIII, Contrà Vittorio Veneto 1, ore 20:30
3/12 VARESE Università degli Studi dell'Insubria ore 16:00
3/12 MARIANO COMENSE (CO)Sala Civica Mariano Comense, ore 21:00
3/12 MOLTRASIO (CO) Sala Civica in Piazza San Martino 1, ore 21:00
3/12 GUANZATE (CO) Auditorium Scuole Medie Via Somaini 1, ore 21:00
3/12 CAGLIARI Teatro Spadaccino, Località SU LOI- CAPOTERRA
3/12 FANO Centro Pastorale Diocesano, Via Roma, 118
3/12 CHIARAVALLE (AN)
3/12 PARMA BIBLIOTECA INTERNAZIONALE ILARIA ALPI
3/12 PIACENZA
3/12 PALERMO, "MOLTI VOLTI" Ballarò, ORE 18:30
3/12 ROMA
3/12 GALLIPOLI (LE)
4/12 IMOLA CINEMATEATRO DON FIORENTINI- Via Guglielmo Marconi 31
10/12 CASALECCHIO (BO)- Casa della Conoscenza
Buona visione
Bruna
Il diario di Roberta
19 novembre
Roberta,oltre ad averci permesso di andare in Italia con Viki e di starvi tranquilli , ci ha regalato il diario dei suoi giorni a Iringa 13 /10/2014 viva. da questa parte di mondo calda, asciutta,polverosa. vediamo...
15/10/2014 ieri era il Nyerere Day. mentre la nazione ricordava Julius Nyerere a 15 anni dalla sua morte, io e le bambine abbiamo festeggiato con un buon pranzo al ristorante indiano. e oggi primo giorno tutto da sola: ho imparato "fare la doccia", "presa multipla" e "cucire". praticamente non mi ferma più nessuno.
16/10/2014 oggi ho pagato la fattura del dentista per due dei nostri bimbi. 9 euro. in totale. e poi salta la luce. cucini al buio ripensando a questi primi giorni africani. la mente vola e non si spiega come faccia il tempo qui a scorrere così lento ma così intenso allo stesso tempo. poi ti viene un dubbio, guardi fuori dalla finestra e tutti i vicini hanno la luce... e ti accorgi che bastava tirare su la levetta. si poteva fare molte ore e candele fa. così è . i pensieri tornano a terra. e la cena è comunque pronta...
17/10/2014 e poi nella "casa con le ali" c'è Paulo, che arriva al centro strisciando su ginocchia e polsi, va a prendersi i vestiti puliti, se li mette sulla testa e viene da me con occhi giganti e spalancati. io faccio per aiutarlo ma la dada mi ferma. "Paulo, peke yake" (da solo). non ci credo . mi siedo e lo guardo, striscia, rotola, si divincola. ci mette 10 minuti buoni ma si veste da solo. e allora penso che la fatica che mi costa sputare fuori ogni parola in questa misteriosa lingua, di stare qui da sola a cercare di affrontare i mille piccoli problemi quotidiani, beh, forse ha davvero senso. e anche il mio orgoglio occidentale ferito dal mio primo tentativo di andare al mercato da sola. 10 peperoni, 20 carote e un sacchetto di aglio li ho pagati praticamente quanto il dentista di ieri. ogni volta andrà un po' meglio spero. Per me e per le bambine, e per Paulo. e comunque, è venerdì anche in Africa. daje che arriviamo in fondo anche a questa giornata! Bambino indiano che abiti oltre il muro di cinta del giardino con la tua famiglia che mi immagino come quella di Abu dei Simpson... io lo capisco che una grassa signora bianca in pigiama a stelline e pecorelle con maglietta con scritto "i'm not normal" che fuma nascosta dietro un albero al tramonto mentre finge di dar da mangiare ai polli deve esserti sembrata una strana apparizione. MA allorquando io , ormai scoperta, ti saluto, non importa che tu scappi gridando "Ussignur, HA PARLATO!!!". Bastava anche un salutino con la mano...siamo pur sempre vicini di casa...
18/10/2014 sabato mattina. con alcuni dei bimbi andiamo a cavallo. Peter aspetta seduto sulla stuoia il suo turno e ne approfitta per farsi raccontare quante nuove parole ho imparato. e per insegnarmi i giorni della settimana. un unico dettaglio. Peter non parla. eppure ci siamo capiti benissimo. e io ho imparato. non chiedetemi come ha fatto. e poi dicono che è handicappato...
19/10/2014 Oggi non ho imparato niente. mi sono "solo" goduta una giornata tranquilla. a messa con le bambine. ospiti italiani a pranzo e chiacchiere. un buon libro. biscotti. e domani ... devo andare a comprare le scarpe per la scuola di Ageni. so dire "comprare", so dire "scarpe", e anche "scuola". ma qualcosa mi dice che sarà comunque un'avventura....
20/10/2014 stanotte ho imparato "caghetto" e "disidratazione". ma non a dirlo...è stata più una questione esperienziale che linguistica... e d'altronde. è lunedì anche qui. dal letto al bagno sono 7 passi. ripetete l'esercizio avanti e indietro ogni 10 minuti per 24 ore di seguito e avrete un'idea di come passa il lunedì qui ad iringa. — stordita.
22/10/2014 il mio assistant mi chiede di stampare le lettere per ricordare ai genitori dei bimbi la riunione di sabato. Dopo un'ora passata a chiedermi chi sarà mai questa Norberta di cui compare il nome come colei che convoca e da comunicazione della riunione medesima... non resisto. io non lo correggo.
23/10/2014 mi passa per le mani un libro di geografia della scuola primaria. c'è scritto che ci sono 4 stagioni. che in autunno cadono le foglie, ci sono le castagne... e in inverno arriva la neve... ora, l'Europa è un posto bellissimo, ma qui c'è solo secco/ piogge. poi non stupiamoci se mi crescono un po' confusi. vabeh. io me ne vado con i nani a fare la cartapesta. che è uguale in tutto il mondo. e mentre i bambini impastano, strizzano, setacciano... vedo nell'angolo il nostro autista che traffica con filo di ferro e striscioline di stoffa e poi inizia a darci dentro anche lui con la cartapesta. lo ammetto. quelle giovani forti manone intente ad un sì artistico progetto mi hanno distratto dai bambini. lo blandisco, dimostro sproporzionato entusiasmo . per un attimo spero che stia costruendo per me un tacchin (ament)o, ne esce una giraffa. ormoni 1- Babbu 0. ma il risultato è veramente splendido.
24/10/2014 non è che piove... è più tipo... diluvio universale. una punta di frustrazione. se solo la pizza si decidesse a lievitare...
25/10/2014 sono le otto di sabato mattina. ho già fatto la doccia, preparato la colazione, ritrovato il telefono che avevo smarrito ieri sera. ora devo solo portare a scuola Ageni, mandare a cavallo i bambini, fare una riunione con i genitori, una torta e la spesa per domani che siamo sole. si può fare.buon fine settimana!!!
26/10/2014 stasera la luna sorride.
27/10/2014 e oggi gitarella all'ospedale per uno dei nostri bimbi che era un po' malato. per fortuna niente di grave. solo una botta al fianco senza conseguenze per lui, e un milione di punti all'infermiera che faceva il triage al dispensario. Bellissima. e mentre gli altri guardavano con sospetto alla "mzungu" (la donna bianca), io facevo il toto malattia dei miei vicini di panca nella "sala d'attesa"... interessante passatempo africano!
28/10/2014 ora. qui ,a scuola, è legittimo infliggere punizioni corporali. ma tra saperlo e vederlo c'è la sua bella differenza.
29/10/2014 ieri sera. io, Ageni e i compiti di chimica. se oggi la interrogano, "sifuri" (zero) assicurato. ma quanto ci siamo divertite!!!!
30/10/14 io, Zawadi e la geografia astronomica. dopo un'ora che seguo la sua lezione con la maestra Laura che gli legge i libri in inglese e traduce in swahili io non resisto, devo dire la mia sulla rotazione dei pianeti... io: "no perchè poi c'è tipo qui adesso è giorno, ma dall'altra parte è notte. tipo... in Italia siamo un'ora indietro poi quando cambia l'ora siamo uguali..." Zawadi: "io ho sentito dire che l'ora è cambiata domenica. e adesso in italia sono 2 ore indietro" (... ma dai!! ...) io: "credo che sia ora di cambiare materia... tipo matematica andrà bene. ti vado a chiamare Adam ... e io vado a scannerizzarti i libri dei pianeti, così te li puoi studiare da solo" Zawadi: "grazie babbu. ah, mi raccomando... in pdf. non jpeg" oooooooccccheeeeei!!!
31/10/2014 che poi, quando mentre stai cenando con le bambine discutendo su quale film guardare dopo e vedi uno scarafaggio che attraversa la stanza. allora ti alzi, lo stordisci con un po' di salsa di peperoni, poi lo avvolgi in pezzo di finocchio che stavi sgranocchiando e lo porti come trofeo gastronomico ai polli in giardino. beh, allora pensi che è un peccato dover iniziare a pensare al ritorno, proprio ora che ti stavi definitivamente ambientando...
1/11/2014 Mage non parla d'altro da un giorno. Ageni è sotto la doccia da 1 ora e ha tirato fuori da non so dove quintali di gadget e bigiotteria. Dev'esserci senz'altro qualcosa che mi sfugge riguardo all' importanza dell'evento a cui ci apprestiamo a partecipare: la festa della seconda elementare del nostro vicino di casa bianco che va alla International school..
2/11/2014 Poichè questi ultimi giorni voleranno , già lo so, mi metto avanti. Qualcuno sa per certo se all'areoporto di Amsterdam c'è un centro estetico? e le mie due ore di scalo sarebbero sufficienti per una liposuzione e una lampada? così, solo per rendere credibile il mio soggiorno africano...
3/11/2014 siamo di dove vogliamo essere. il resto è semplice geografia della scusa. (cit. anonimo...)
4/11/2014 ed ecco concretizzarsi la temuta visita a sorpresa du LUI, Mr Saidi, l'assistente sociale. Iniziata con fiumi di Coca Cola in veranda , proseguita con la richiesta di qualche penna (sai Babbu, le mie non funzionano...) e conclusasi con un auto invito in Italia a cercare moglie. Molto bene.
6/11/2014 driin, driiin... Babbu : Halo? M. (amica che vive a dar er salaam...): ciao, volevo chiederti quando parti per l'italia B: ho l'aereo martedì sera M. ah, ok. volevo chiederti quando passi da me se ti posso lasciare una roba da portare in italia da mettere in valigia se hai un po' di posto. B: nessun problema. solo che non pensavo di passare da te, ma arrivo col bus alle 18 e pensavo di andare direttamente in areoporto... M: ma sei matta? e vuoi rischiare di perdere l'aereo???? B: (....) mi sembra difficile perderlo. già devo aspettare 4 ore in areoporto solo per fare il chek in... M: ah. perchè tu dai per scontato che vada tutto bene. e se perdi il pullman? e se c'è un incidente? e se il pullman si rompe??? TU TU TU TU- peccato. è caduta la linea. Grazie amici italiani residenti all'estero. voi sì che sapete come rendere lieti e sereni gli ultimi giorni di permanenza in un luogo sconosciuto. praticamente sono già in ritardo. vado a fare le valigie....
10/11/2014 e ora che Mage stava per svenire dalla gioia, che la famiglia è riunita, che la casa è di nuovo piena dei gorgoglii di Vicky, che le decorazioni del gazebo trasformato in una specie di tempio indù dal milione di decorazioni preparati dalle dade e dai bimbi per festeggiare il ritorno dei viaggiatori stanno lentamente appassendo, che abbiamo passato l'ultimo fine settimana tutti insieme. è davvero ora di fare le valigie... parafrasando il mio più grande scheletro musicale nell'armadio (Aleandro Baldi): "scenderemo le valigie, che ora sembrano pesanti. ma com'erano leggere un mese fa..."
Torna a casa Viki...
8 Novembre
Carissimi,
l'avventura italiana è finita, siamo tornati a casa con un pieno di affetto che ci illuminerà le giornate. Viki ha sconfitto il sedativo che le abbiamo dato e per tutta la notte, in aereo,ha saltellato e giocato mostrando la sua contentezza per il rientro (o per la vacanza italiana); la sua incontenibile allegria si è però manifestata in modo gentile ed educato, da vera principessa.
Si è addormentata solo nel viaggio da Dar a Iringa, con lei i sedativi a volte funzionano il giorno dopo.
L'accoglienza è stata emozionante, abbiamo avuto paura che Mage per la gioia avesse un collasso; oggi da tutto il personale abbiamo ricevuto regali, canti e balli.
Un grazie speciale a Roberta che ha gestito la casa con le ali con amore e professionalità, senza di lei non avremmo mai potuto restare in Italia tutti e tre per un periodo così lungo.
Le foto allegate raccontano il nostro rientro a casa.
Un abbraccio
Bruna
"Prendiamo un caffè insieme?"
29 Settembre
Carissimi immaginate che siamo assieme in un bar davanti ad una tazza di caffè espresso, gente che entra e che esce, ma noi ce ne stiamo tranquilli a gustarci il caffè e il piacere di rivederci. Poi cala il silenzio, io mi tolgo gli occhiali da presbite,gioco con la bustina intatta di zucchero,mi aggiusto i ricci indisciplinati e ti guardo negli occhi “ Come sai abbiamo adottato Viki, quello che non sai è quanto abbiamo dovuto soffrire e lottare, non sai quanti ostacoli burocratici e cavilli, quanta ottusità, ma anche quanta generosità, abbiamo incontrato. Sono passati più di tre anni da quando abbiamo inoltrato la domanda al tribunale tanzaniano e più di due anni da quando, per lo stesso tribunale, Viki è diventatata Victoria N'Gala Lunghi.
Le ragioni del cuore non sempre coincidono con quelle della legge e così abbiamo impiegato più di due anni per farle avvicinare , più di due anni di lotte silenziose, di scoramenti, di avvilimenti, di speranza tenace, di testardaggine. Sai quando è venuta a vivere con noi era catatonica, sembianze umane ma comportamento che di umano aveva poco; all'inizio abbiamo avuto pietà di lei, ma poi, in modo inspiegabile, abbiamo cominciato ad amarla e quando si ama una persona si vuole stare con lei.
Se vuoi ti teorizzo il suo diritto ad un risarcimento di una quantità smisurata d'amore dopo gli anni di abbandono e di vita con gli animali da cortile; se vuoi ti parlo di tutela del suo futuro; di eredità; di protezione, ma queste sono le ragioni dell'intelligenza, la verità è che vivere con Viki è un privilegio che non vogliamo perdere.
Oggi ti ho invitato a bere un caffè con me perché ti devo dare una notizia : presto verremo in Italia con Viki, lo vuole la legge italiana e, questa volta, lo vuole anche la legge del cuore. Vogliamo che Viki conosca tutta la sua grande famiglia e vogliamo anche che tutta la grande famiglia della Nyumba Ali conosca Viki.
Non importa se non riusciremo ad incontrarci, non importa se passerà del tempo prima che tu possa abbracciarla (e difenderti dai suoi tentativi di assaggiarti); il giorno del suo ingresso in Italia sarà un giorno di festa per tutti quelli che credono nell'amore.
E il caffè lo pago io!!
Un abbraccio
Bruna
La Nyumba Ali in Gita sul lago Malawi
15 Agosto
Nane nane (otto agosto).
Saa moja ( ore 7.00).
Meta: Matema Beach, Ziwa Nyasa (lago Malawi).
Zawadi, Salesia, Pio, Paulo, Peter, Priva, Rahim, dada Zula, dada Mage, dada Maria con Elena, dada Sara, Sofi, mwalimu Tuma con Clara, mwalimu Marisa, Adam e Damian, Mage e Viki, Baba Lucio, Mama Bruna e l’autista Abi
TUPO (PRESENTI)! SI PARTE!
Il nostro viaggio in realtà è iniziato già la scorsa settimana, dal giorno in cui la mwalimu Tuma ha detto ai bambini della scuoletta che saremmo andati sul lago Nyasa e saremmo stati via tre giorni. E’ da quel momento che i bambini sono in fibrillazione…e non solo loro!
La prova costume è stato uno dei momenti più esaltanti. Non so quanto questi bambini avessero davvero compreso dalle nostre parole, se potessero avere un’immagine mentale del lago ma sicuramente avevano colto che avremmo fatto una cosa speciale. Il costume, un indumento del tutto nuovo per loro, incuriosiva e nel contempo era un oggetto concreto che segnalava che avremmo fatto davvero un ‘esperienza insolita.
Ciò che altrettanto sicuramente i bambini hanno colto immediatamente è che avrebbero dormito fuori casa. Che emozione! forse non tanto per il fatto di stare fuori dalla propria abitazione senza genitori (a questo i bambini africani sono piuttosto abituati) quanto per andare tutti insieme, con gli amici del centro, nello stesso posto e condividere la stanza con un adulto con cui avevano instaurato una relazione affettiva significativa. Così ogni giorno, in un momento o nell’altro della giornata, qualcuno nominava o trovava una modalità alternativa al linguaggio verbale, questo viaggio e soggiorno.
Certo nessuno di loro pensava che Matema fosse tanto lontano! Quante ore in pulmino! Durante il lungo tragitto anche il paesaggio attorno a noi muta più volte. Lasciato il terreno piuttosto arido di Iringa, caratteristico della stagione secca; abbiamo attraversato le verdi piantagioni di tè sino ad arrivare ad una vegetazione molto rigogliosa con palme di banane e cocco. La stanchezza alla fine si fa sentire in tutti noi. Il nostro Pio dice chiaramente “mbali” (lontano).
Appena arrivati di fronte a quella immensa distesa d’acqua, a quell’ora in rumoroso movimento, tutta la fatica accumulata sembra però dileguarsi. I bambini, con i loro costumi nuovi, di cui probabilmente solo ora comprendono veramente la funzione, insieme alla dade, schiamazzano contenti aspettando il frangersi delle onde. Un turbinio di emozioni: stupore e meraviglia mischiati a timore e paura. Il divertimento come risultato finale!
Come descrivere l’espressione mimica e vocale di Pio di fronte a questa immensità? E le grida di Salesia all’arrivo di ogni onda spumeggiante? Il baba Lucio con una frase sintetizza il pensiero di noi tutti: ”anche solo per vedere questo momento di felicità è valsa la pena affrontare tutte quelle ore di viaggio”.
E chi riesce a immaginare chi invece ha voluto godersi la quiete mattutina del lago? “E’ stata la nostra romantica Mage!” Di prima mattina Bruna esclama “non c’è più la Mage in stanza, non la troviamo più”. Era là seduta sulla sedia in contemplazione del lago, quel “maji mengi “ (tanta acqua) che aveva un aspetto del tutto diverso rispetto alla sera precedente.
Dopo una ricca colazione ci aspetta una bella sorpresa: una barchetta di legno su cui a turno salgono tutti i bambini. Rimaniamo vicino alla riva in totale sicurezza ma l’impressione è di stare in mezzo al lago, in quell’infinità di acqua che ci permette di vedere solo una piccola parte delle sponde che la circondano. Le montagne vicine, gli alberi verdi, la spiaggia, rendono davvero suggestivo il paesaggio circostante. Un’altra avventura attende i bambini: entrare nell’acqua con un grande salvagente che consentirà loro di galleggiare. Tutti lo vogliono provare. Le stesse dade sperimentano il piacere di stare nell’acqua, dopo la paura iniziale si lasciano andare, si mettono in gioco, provano persino a nuotare con la guida di mama Bruna. Come le invidio, io che non riesco a staccare i piedi dal suolo senza farmi prendere dall’ansia! Eppure stare con i bambini, portarli su e giù, fa divertire anche me. Il loro entusiasmo e la loro voglia di immergersi sono contagiosi. Siamo tutti in acqua, anche l’autista che fra una nuotata e l’altra porta con sé ogni bambino. Solo Damian rinuncia a questo piacere per accendere il fuoco e prepararci dei buonissimi spiedini.
Un pranzo buonissimo ci viene servito sotto il porticato della nostra casetta. Passano così le ore più calde e quando si torna sulla spiaggia il lago è di nuovo arrabbiato, ecco di nuovo le onde. Tutti preferiscono stare sulla stuoia. Si chiacchiera, si scherza, si sta semplicemente l’uno vicino all’altro con sorrisi di complicità e benessere. I piccoli più intraprendenti iniziano a giocare con la sabbia. Tentiamo di fare delle formine. Salesia con il suo cammino barcollante ma sempre più sicuro, viene a prendere con me l’acqua del lago, poi decide di mandare solo me e di “pagare” il mio servizio con dei soldi, i sassolini che trova sulla spiaggia. Fa un buco profondo che Priva osserva tentando di buttarci dentro la sabbia appena tolta. Pio, come sempre instancabile, riempie lo stampino di sabbia bagnata e con la sua caratteristica espressione di stupore gode nel vedere la forma realizzata mentre Clara e Rahim giocano con un camioncino.
Ad un certo punto qualcuno richiama la nostra attenzione: Zawadi ha intonato un canto dolcissimo, “Malaika”. Iniziano così i canti e le danze. Ci siamo tutti, grandi e piccoli, senza ruoli da rivestire, siamo lì e ci lasciamo coinvolgere da questa bella atmosfera, intensa e leggera nello stesso tempo. La luce del sole che sta per tramontare rende i nostri colori più caldi, più belli.
Il tramonto è arrivato, in cielo è spuntata la luna. La giornata è terminata ma questa bella esperienza rimarrà per lungo tempo dentro di noi, anzi sarà un altro pezzettino che andrà a costituire la nostra persona al di là del fatto che il ricordo dei singoli elementi possa o meno sfumare.
Alla ripresa delle normali attività comunque il capitolo non verrà chiuso. Cosa potrebbe esserci in questo momento di più motivante del guardare le foto, parlare, comunicare le emozioni provate, scrivere qualche parolina relativa al nostro soggiorno?
“Napenda kuogelea” (mi piace nuotare), sono le parole nuove che il lunedì risuonano nella nostra scuoletta!
Grazie Bruna e Lucio!
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questo soggiorno e agli amici che hanno permesso alla Nyumba Ali di volare lontano.
Marisa
Ecco il video della gita
L'essenza della Nyumba Ali
25 Luglio
Pio scrive il plurale di alcune parole, si corregge e non si lascia distrarre dalla confusione che arriva dalla palestra dove altri bimbi stanno giocando.Insegnanti tutti potete invidiare la maestra Marisa.
La "nostra" maestra Marisa...
24 luglio
Lunedì 21 luglio ho ripreso l’attività nella scuoletta, dopo la settimana trascorsa ad Ulete. Ho ritrovato i bambini sereni, o meglio gioiosi, sempre pronti a partecipare con tanto entusiasmo e impegno. La mwalimu Tuma è molto brava, svolge il lavoro con passione e sa coinvolgere adeguatamente ciascuno di loro. In questi giorni mi sono limitata ad osservare ed ad annotare le risposte, verbali e non, dei bambini. Sarà mio compito evidenziare l’eventuale evoluzione delle loro abilità , aspetti problematici o positivi del processo di insegnamento – apprendimento.
La documentazione per la maestra Tuma risulta un impegno gravoso e spesso omesso. La loro cultura si fonda sull’oralità, la documentazione scritta non appartiene a loro e non viene vissuta come un elemento significativo e importante. A dire il vero un po’ la capisco! Ciò nonostante qualche appunto era stato preso da Tuma nel periodo in cui lavoravamo insieme e vedo che quel quadernino le risulta tutt’ora utile. Il pomeriggio prendo individualmente alcuni bambini per poter svolgere delle attività specifiche.
Ieri Peter mi ha dimostrato con orgoglio di saper usare la linea del venti per piccole quantità. Si muove con sicurezza entro il 6. Esegue correttamente la consegna : “vorrei 5 cose (solleva 5 tasti anche in posizioni diverse)” rispetto a “ vorrei il numero 5 (solleva il tasto su cui è scritto il numero 5) e così via… I suoi sorrisi sono sicuramente molti di più di quanti ne possa contare!
Pio sta facendo grandi passi: oggi ha scritto le sue prime frasette (soggetto e verbo) con le letterine magnetiche. Ho mostrato lui un immagine di bambini che stavano mangiando e lui ha scritto “WATOTO WANAKULA”; l’immagine di una donna con microfono e ha scritto “ MAMA ANAONGEA”. Ha concordato esattamente il verbo! L’analisi di parole complesse e lunghe può risultare difficile (ricordate che Pio non riesce ad articolare parole complete). Ad es. non sempre coglie il suono N all’inizio o all’interno delle parole, ma se io rileggo ad alta voce quanto ha scritto riesce a correggersi da solo. Spontaneamente ha scritto poi “BABA KULA“ (la versione corretta sarebbe anakula, il papà mangia).
A voi sembrerà una cosa banale ma la maggior parte dei bambini tanzaniani sa scrivere solo sotto dettatura o copiatura perché non è previsto che elaborino un pensiero autonomo. Ma Pio ce l’ha fatta! ..e quando gli ho chiesto cosa gli piace, ha scritto: “NAPENDA KUANDIKA” ( mi piace scrivere). Ha proseguito scrivendo: “MARISA MALIMU” (mwalimu - maestra). E’ strano e difficile per lui quel suono “W”, in compenso penso sia davvero uno dei pochi a scrivere il mio nome con la R, persino nei cartelloni di benvenuto le dade avevano scritto “Malisa”.
Cosa potrebbe volere una maestra più di questo? Anche oggi è stata una giornata ricca di soddisfazioni per tutti noi!!
Un abbraccio
Marisa
Pedagogia e tribunali...
2 Luglio
Carissimi,
come avete capito questo è un periodo strano nel quale fattori esterni tolgono tempo ed energie al nostro impegno fondamentale.
Mage, Viki, Ageni sono le gambe della nostra vita e, poiché sono tre, stiamo per ora in equilibrio. Ageni è tornata a casa dopo un breve periodo nel villaggio con la nonna, è tornata assieme alla sorella minore Jovita e alle cugine Bettina e Amida che sono rimaste a casa nostra per due giorni. Dopo i primi momenti di timore si sono ambientate ed è stato piacevole respirare gioia di vivere, vederle ballare e giocare. Jovita ha detto ad Ageni “ Sei mia sorella ma hai una mamma e un babbo bianchi, non capisco come sia possibile“. Non ho ascoltato la risposta. Lunedì le abbiamo riportate nel villaggio e Amida, la più piccola, voleva restare con noi, ha pianto attaccandosi con forza alla ringhiera per non salire in auto.
Abbiamo lasciato ad Ageni la gestione della situazione: poche parole scandite con tono deciso e Amida è salita in auto, dove ha continuato a piangere finché non si è addormentata. Indirizzo pedagogico diverso dal nostro.
Oggi la nostra pratica riguardante l’incidente è in tribunale, prossima udienza il 15 luglio esattamente due mesi dopo l’incidente. Ho trascorso un’intera vita senza mettere piede in un tribunale, da quando vivo a Iringa sono andata, di persona, innumerevoli volte dal giudice tanzaniano per la pratica di adozione, in Corte d’appello tramite l’avvocato sempre per l’adozione di Viki e ora abbiamo ben due pratiche in tribunale: una a Iringa e una a Bologna. La prima la conoscete, la seconda è una storia all'italiana non strettamente connessa alla Nyumba Ali, ma che influenza gli stati d'animo e mette a dura prova lo spirito.
Un abbraccio
Bruna