L’esperienza maturata in oltre 15 anni hanno portato l’associazione alla consapevolezza che la “lista d'attesa” per accedere ad uno dei due centri, che contava oltre 35 bambini, non sarebbe mai potuta essere smaltita in tempi consoni alle necessità dettate dal contesto socio/economico.
Questa consapevolezza è dettata dal fatto che la quasi totalità dei bambini che frequentano i centri sono affetti da disabilità che ne compromettono l’autosufficienza in maniera permanente e, nonostante le azioni di informazione e formazione delle famiglie, il rischio di una regressione repentina in caso di dismissioni e rientro stabile al domicilio è quasi sempre troppo elevato.
Abbiamo quindi, grazie ad una raccolta fondi e a tanti amici, aperto un terzo centro di accoglienza e riabilitazione nella città di Iringa, più precisamente a Kihesa Kilolo che accoglie anch’esso 25 bambini con diverse tipologia di disabilità presenti sulla “lista d’attesa”. Accanto al centro abbiamo costruito e aperto una piccola scuola materna.
Un grande sforzo economico e non solo, una sfida continua per regalare ancora più sorrisi.