Carissimi
Venticinque mesi dopo la nostra nascita siamo iscritti all'anagrafe e battezzati.
L'anno scorso, assieme ad Enrico, siamo andati nell'ufficio del responsabile regionale dell'assistenza sociale (mister Saidi), salamelecchi, parole, parole, sorrisi, vengo a visitare la casa all'una, se vuoi puoi mangiare con noi, grazie, bella casa, domani manda un funzionario.
Dopo due mesi d'attesa del domani sono andata a portare i documenti di Viki, domani mando… dopo un mese d'attesa del domani ritorno con i documenti di Ageni, domani vengo a casa tua, dopo altri due mesi d'attesa per favore quando metti il timbro? Domani.
E intanto cresceva il progetto di andare nell'ufficio con le ragazze e di lasciarle lì finché non fosse stato messo un semplice banale timbro sulla documentazione , timbro che ci riconosce legalmente e che ci preserva dalla galera se qualcuno dovesse denunciarci come mercanti di bambini o seviziatori o…
Poi l'idea : arriva dall'Italia la presidente dell'associazione, facciamo un po' di scena , di salamelecchi, un bel po' di inglese, qualche sorriso, il messaggio velato e poi chiaro che senza timbro si chiude e si torna in Italia (rischioso perché usualmente la risposta è "tornate in Italia", messaggio subliminale: "se non ci guadagno niente non me ne importa niente").
Franca recita la parte in modo magistrale, Saidi scrocca un altro pasto , poi chiede di incontrare le nonne di Viki e Ageni. Andiamo nel villaggio, parole, cerimonia, firme varie nel registro degli ospiti; Saidi è molto bravo nel ruolo di responsabile e sembra davvero interessato al futuro delle nostre ragazze e della sua nazione. Durante il viaggio in auto trova modo di farci sapere che non ha soldi per mettere la benzina nel suo motorino, vorrei urlare che lui, almeno, ha un motorino e uno stipendio. L'accompagniamo a casa e torniamo ancora senza autorizzazione; altro giro nel suo ufficio, scoperta che non conosce la legge e che ha perso tutta la documentazione che gli abbiamo consegnato, scrocco di altro pranzo e quando io stavo per esplodere le parole tanto attese " va tutto bene ma non ho con me il timbro".
"Hakuna matata! Ti accompagniamo in ufficio in auto così ti risparmi un altro giro sino a casa nostra ". Siamo saltati in auto, Lucio, Franca, Valentina ed io e l'abbiamo scortato sino in ufficio, ci siamo sistemati come falchi attorno alla sua scrivania e finalmente timbro e firma . Dopo nove mesi è nato un timbro, parto faticosissimo.
Il battesimo è stato semplice : siamo andati dal vescovo con Franca in veste ufficiale , abbiamo chiesto se era disponibile per una piccola festa d'inaugurazione della casa e della palestra e tra un'andata in Kenia e l'altra ha trovato spazio per noi .
Lunedì 25 febbraio abbiamo festeggiato in palestra con un abbondante buffet organizzato da Franca, Valentina e Giancarla, ricco di torte preparate da Marina, Francesca, Elena, Cristina e Barbara. Il vescovo, armato di un ramo di un albero del nostro giardino, ha benedetto tutto ; è stata una bellissima festa alla quale ha partecipato, tutto compunto, anche Mr Saidi . E' giunto, affranto, trascinandosi il motorino bucato che ha lasciato a casa nostra ; il giorno dopo Lucio l'ha accompagnato con l'auto ad aggiustare la gomma e il povero funzionario non aveva i duemila scellini necessari .
Abbiamo pagato una ridicola tangente per un ridicolo timbro che ci ha tolto un po' serenità per tanto, troppo tempo .
Un abbraccio
Bruna
|
Carissimi
siamo andati al mare. Mage guardava affascinata tutta quell'acqua che "viene e va" ; Viki la beveva con gusto e Ageni ci si tuffava dentro.
Abbiamo vissuto da veri vacanzieri: lettini , ombrellone, pranzo sulla spiaggia, il cameriere che porta le bibite, sabbia bianca, palme e cielo azzurro. Ageni non voleva spogliarsi e andare in acqua ma poi non voleva più tornare sulla terra e nuotava sott'acqua finalmente uguale a tutti gli altri ; Viki ha ingoiato almeno due litri d'acqua e due chili di sabbia; Mage,sempre a bocca spalancata per il ridere, più di una volta ha corso il rischio di affogare.
E la domenica è stata da incorniciare. Gli amici di Dar ci hanno aiutato a mettere le ragazze su una piccola barca per raggiungere un'isoletta nella quale abbiamo trascorso una domenica indimenticabile; durante la traversata Ageni era terrorizzata, Viki indifferente, Mage allegra; che gioia vederle nell'acqua, sentirle ridere, guardare Viki " sguatterare" come tutti i bimbi piccoli, strana neonata col costume riempito di sabbia e di due prosperosi seni
A Dar abbiamo alloggiato nell'ostello del Cefa, Dario e Marina (gestiscono l'ostello) con la loro calda accoglienza ci hanno fatto sentire a casa.
Siamo andati nell'ospedale CCBRT per far fare un busto ad Ageni e un nuovo tutore per Mage e all'aeroporto per accogliere Franca e Valentina . Ora un pezzo della Nyumba Ali abita qua e mette le foto ( album fotografico) con modalità e tempi tanzaniani all'indirizzo http://journals.worldnomads.com/fam.
Un abbraccio a tutti
Bruna Lucio MAV
|
Carissimi,
un po' di storie.
Stiamo aiutando Diana , una bambina down con problemi al cuore, abbiamo pagato le medicine e le spese per andare all'ospedale a Dar Es Salaam, è una dolce bambina di 12 anni che vive coi genitori e coi fratelli in un villaggio vicino a Iringa , il padre è maestro e si è dimostrato attento, responsabile, riconoscente.
Un venerdì mattina si è presentato con Diana elegante e pulita, convenevoli , tè e poi è venuta fuori la richiesta di tenere Diana a casa nostra fino a domenica sera. Qualche grosso problema? No , in famiglia avevano deciso di lasciarla da noi tre giorni senza chiedere se c'era posto, se eravamo d'accordo, se… Per ringraziarci ci regalavano il pacco dono con dentro una bambina di cui non sappiamo nulla.
Siamo riusciti a dire no, più per sconcerto che per riflessione, discutendo poi con la dada è venuta fuori la spiegazione più attendibile : tre giorni, poi una settimana e alla fine se la sarebbero dimenticata qua. E ci è venuta in mente Maria , la bambina che viene a casa nostra tutti i sabati, che un giorno si è presentata col suo fagottino perché i suoi genitori le avevano detto che sarebbe rimasta da noi per un po'.
Avere in famiglia le Maria e le Diana è estenuante, difficile , è umano volersi liberare di un bagaglio pesantissimo dimenticandolo in una casa ricca e confortevole. Noi non siamo qua per raccogliere e stivare pacchi ingombranti ma per cercare, assieme alle famiglie, di renderli più leggeri.
La vigilia di Natale , all'imbrunire , è arrivata a casa nostra la nonna di Ageni con tre sue sorelle , avevano affrontato un lungo e faticoso viaggio per essere presenti al battesimo e l'indomani la nonna e la sorellina piccola hanno reso davvero familiare la festa. Le altre due bambine non erano presenti alla cerimonia perché erano andate nell'orfanotrofio di Tosamaganga per " fare un po' di vacanza". Vacanza all'orfanotrofio? La più grande è figlia del padre di Ageni, è stata per quattro anni all'orfanotrofio prima di essere accolta nella nuova famiglia e da allora per Natale ritorna sempre dalle suore dell'orfanotrofio e porta con sé una sorella o due.
Storie tanzaniane che noi non sappiamo neppure raccontare. Dopo alcuni giorni, sempre all'imbrunire, sotto una pioggerella insistente le due bambine si sono presentate al cancello dicendo di aver perso la corriera , gioia di Ageni nel rivedere le sorelle, aggiungi due posti a tavola , riassetto dei letti , cena e ascolto furtivo delle risatine provenienti dalla camera da letto . Le due bimbe erano imbarazzate,
curiose, stupite di fronte a tante novità, silenziose, spaventate; Ageni e Mage le hanno rincuorate e assistite da vere padrone di casa. Alla mattina doccia, colazione e ritorno al villaggio. Qua si dice che l'aver perso la corriera sia una scusa per fermarsi da noi e se anche fosse? Abbiamo regalato a due bambine una cena a tavola con piatti, posate e bicchieri, un letto con lenzuola e coperte , doccia con acqua calda e sapone profumato, un po' di ore di gioco e abbiamo ricevuto sorrisi stupendi.
Ci sono venuti a trovare molti amici vecchi e nuovi : Serena, Paolo, Damiano , Elisabetta, Giulio, Sonia , Marina e abbiamo provato la gioia del benvenuto e l'amarezza dei saluti , ognuno ha lasciato un'impronta in casa e nella nostra storia. Mage accoglie tutti con sorrisi strepitosi e poi da vera principessa si ritrae ed osserva; Ageni conquista lentamente la scena e poi non la lascia più; Viki si
fa coccolare regalando gorgheggi e leccatine. Il nostro ultimo dell'anno è finito alle 11 di sera con un brindisi assieme a Elisabetta, Giulio e Sonia , nessuna nostalgia di cenoni e feste in piazza, qui c'è spesso aria di festa , allegria e tavola imbandita .
Lunedì Mage e Ageni sono tornate a scuola e la nostra giornata è di nuovo scandita da orari che noi , da veri wazungu , rispettiamosottoponendoci a quotidiane delusioni . Oggi, ad esempio, Lucio è andato a prendere Ageni alle due di pomeriggio ( orario ufficiale di
termine delle lezioni) e l' ha trovata sola davanti alla scuola
chiusa perché i maestri,e gli studenti, se ne erano andati via,
senza alcuna ragione, all'una e mezza .
Voi godetevi il freddo mentre noi ci godiamo la pioggia che a volte è un diluvio.
Un abbraccio
Bruna Lucio Mage Viki Faraja
|