26 dicembre |
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Il nostro anniversario di nozze . Siamo andati in un ristorante indiano molto chic : tovaglia di cotone, vere posate, bicchieri di vetro e vista superba sulla città . Il quotidiano diluvio ci ha obbligati ad abbandonare la veranda con vista panoramica, all’interno l’ambiente era confortevole e di gusto. Ageni e Mage si guardavano attorno, Viki era indifferente a tutto se non ad arraffare il cibo nei piatti altrui approfittando di momentanee distrazioni. I padroni del locale hanno offerto il pranzo alle ragazze . E’ la prima volta che, fuori casa, troviamo una solidarietà così concreta. Bruna |
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25 dicembre | |
"Natale con i tuoi" e i nostri sono gli amici che sono rimasti a Iringa . Messa a Mgongo e poi grande tavolata in palestra, miscuglio di cibi, di colori e di lingue. Menù: pollo e patatine (da asporto…), insalata di pomodori, torrone e la torta di riso cucinata da Ageni, vino, bevande varie, caffè.
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24 dicembre | |
Possiamo osare una vigilia natalizia che ci colleghi col pensiero agli amici in Italia , con la nostra infanzia, con i nostri sogni , con il futuro africano , con l’essere umano senza altri aggettivi? Osiamo .
Ingrid e Giovanni, amici e vicini di casa , sono i promotori dell’idea di fare il presepe col pongo, io e Mage mostriamo subito la nostra incapacità strutturale, ma nella casa con le ali nessuno è lasciato solo con la propria disabilità: Mage colora il pavimento della capanna ,sul quale appiccico fiorellini improbabili e alla fine ho il coraggio di modellare (verbo improprio) un cane-cavallo che rivendica il diritto di entrare nella grotta .
Lucio propone una vigilia coi tortellini , anzi coi cappelletti. Idea stupenda, ma chi ha mai preparato il ripieno? Dopo vari litigi su cosa mettere nel ripieno ( le nostre madri ferraresi sono di due scuole diverse di pensiero ) a decidere è ciò che troviamo al mercato .
Che ansia! che follia preparare a Iringa il primo ripieno della mia vita! Negli occhi immagini delle tavolate di persone intente a chiudere i cappelletti , nel cuore serenità velata di nostalgia, nelle orecchie la mia voce che teorizzava l’inutilità dell’apprendere l’arte del ripieno. |
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24 dicembre | |
Bruna Lucio Mage Ageni Viki , le dade e i bambini del centro diurno vi augurano un Natale e un nuovo anno che abbiano il sorriso di Zawadi e Elia sull'altalena Buon Natale 2009
Carissimi Venerdì al cancello Rosamunda , gonna e maglietta pulite, ai piedi una valigetta tutta rotta. E' la sorella di Ageni, quella che le assomiglia in modo impressionante, quella che, come Ageni, ha terminato la scuola primaria . Un sussurro, un racconto che non capisco, e non è un problema di lingua: è partita dal villaggio per andare a Mbeya, città dove vivono degli zii presso i quali starà presumibilmente per molti anni. Deve prendere la corriera, ma non sa dove andare e non ha il numero di telefono dello zio. ”Neanche io“ e il cervello elabora rapidamente soluzioni che si riveleranno tutte inadeguate . Ageni ha il numero di cellulare dello zio, telefonata che Rosamunda non capisce, sempre con gli occhi a terra e bisbigli incomprensibili; interviene Ageni, parla con lo zio e il programma è chiarissimo : Rosamunda deve andare all’incrocio con la strada che porta al villaggio natio, fermarsi a dormire a casa di un certo Focas e l’indomani prendere il bus per Mbeya . Ancora storie di famiglia : sempre venerdì ho scoperto che Ageni ha un fratello grande che guida il camion assieme allo zio di Mbeya; chissà quando riusciremo a conoscere il numero esatto dei fratelli e la composizione reale della famiglia, tra zie e zii che ogni tanto appaiono sulla scena io mi perdo e mi sento sempre ai margini, comparsa involontaria di una rappresentazione in una lingua sconosciuta . Forse sto recitando la parte della scema del villaggio e credo di recitare la parte della maestra o dell’ospite . Tra viaggi in Italia e giornate piuttosto impegnate, mi sono dimenticata di raccontarvi che mama Stevin è tornata a Iringa con suo figlio : nel villaggio c’era troppo freddo, Stevin stava male e così lei è tornata, ospite dell’ennesimo parente . E’ anche già andata a Dar per un controllo : il bambino nei limiti della sua malattia sta bene . Sono finalmente stati pubblicati i risultati degli esami dell’ultimo anno della primaria : Ageni è stata promossa e accettata in una delle tre scuole statali che aveva indicato come scelta . Per precauzione l’avevamo iscritta in una scuola privata e aveva già passato l’esame d’ammissione , ma ora che c’è la possibilità di una scuola pubblica semigratuita pensiamo che si debba tentare. Domani andremo a visitarla e a prendere tutte le istruzioni del caso. Sono stati promossi meno del 50% degli studenti , ma anche se tutti avessero preso il minimo dove avrebbero potuto andare? I posti semigratuiti sono definiti una volta per tutte, mi ricorda un po’ l’italica proposta di dare la patente di bravo professore a un numero di docenti stabilito per legge … Un abbraccio a tutti |