Siamo la Nyumba Ali, "casa con le ali" in lingua swahili, una giovane associazione nata a Bologna e cresciuta sulle fondamenta di una casa famiglia costruita a Iringa nel sud della Tanzania.

2016 - Tutto l'anno

2016 - Tutto l'anno

3 mesi a Iringa

2 Dicembre

Per troppo tempo ho aspettato di scrivere, anche se di cose da raccontare se ne sono già ammassate un po’. Non tante, ma un mucchiettino che prima che sia troppo tardi va smistato.

Guardo questi primi tre mesi passati nella casa con le ali e mi rendo conto che tra casualità, coincidenze e fortune, sono stati il perfetto battesimo per la mia esperienza qua.Il primo mese passato con Bruna, è stato il mese del passaggio di consegne, molte, troppe cose, tutte insieme: c’è poco tempo e c’è tanto da imparare, il ritmo della casa e dei centri, lo swahili, decine di nomi, quelli dei ragazzi dei centri, delle Dade, e quelli degli amici; di tutte le persone che sono passate per casa o che abbiamo visitato. La bellissima rete di relazioni e di amicizie che abbiamo ereditato, e che ci sta aiutando tantissimo.

Bruna è poi ripartita. Poco dopo anche Claudio, che era qui prima del nostro arrivo e che per un po’ ha continuato a darci informazioni preziose grazie alla sua esperienza a Iringa , è tornato in Italia. Con Claudio è partito anche Adam, responsabile locale dell’associazione. BUM!

Neanche un mese che siamo qua, io e Chiara, che tutti i cordoni ombelicali sono stati recisi, uno svezzamento a tempo record. Senza Bruna, Claudio e Adam , il secondo mese è stato importantissimo. Con calma, e facendo di necessità virtù, abbiamo mosso i nostri primi passi in autonomia. Abbiamo vissuto come un’occasione questo periodo, in cui abbiamo cominciato a stabilire un rapporto personale con le Dade dei centri,con i bambini e i genitori, dovendo inevitabilmente esporci con lo Swahili, visto che tutti i mediatori linguistici, Adam in primis, erano in Italia.In questo periodo si è costituito ad Iringa il “Network per la Disabilità”, un gruppo che ha coinvolto tutte le associazioni locali impegnate a lavorare in questo settore. Il gruppo che è nato come aggregazione informale, è riuscito a coinvolgere anche i responsabili istituzionali, e le realtà locali, e si sta muovendo per costituirsi formalmente.

Ho vissuto questa coincidenza con grande entusiasmo, concedendomi, in aggiunta al resto, di viverlo intimamente come un regalo: la possibilità di conoscere meglio tutte le persone con cui poter collaborare localmente e di poterlo fare senza dovermi aggiungere in un secondo momento ad un treno già in corsa. Inutile dirvi che al ritorno di Adam il 23 ottobre, avevo un foglio zeppo di argomenti da trattare con lui.Con il rientro dei nostri eroi dal loro viaggio in Italia, all’inizio del nostro terzo mese di permanenza, abbiamo aumentato il ritmo, cominciando, senza perdere tempo, ad improntare i lavori per il futuro: il tempo corre e i centri devono trovare la loro strada per un futuro che probabilmente non garantirà la presenza continuativa di espatriati dall’Italia.

È tornata Paola in veste di fisioterapista, starà con noi 5 mesi, si sta occupando della parte più tecnica nei centri, lavorerà con le Dade in palestra, ma la sua precedente esperienza è inestimabile sotto molti altri punti di vista. Zawadi e Mama Rose hanno portato una ventata di entusiasmo agli incontri con i genitori ribadendo senza giri di parole che le conquiste di riconoscimento ed eguaglianza sociale e umana dei bambini disabili non può prescindere da un coinvolgimento concreto e appassionato dei loro genitori. Questo è un punto importantissimo perché gli sviluppi futuri della Nyumba Ali possono estendere i loro orizzonti dal momento in cui potremo contare su genitori sensibili e agguerriti, se e quando succederà.Sono poi usciti i risultati dell’esame di Zawadi: si è diplomato, e ha chiuso un ciclo scolastico importante.

Al suo rientro alla Nyumba Ali, ha svestito i panni del bambino accolto, indossando gli abiti dell’aiutante maestro nella Scuoletta. Il suo ruolo non è solo simbolico; lui conosce i ragazzi e anche tutte le attività svolte, ed è un valido aiuto nel portare avanti molte delle attività settimanali.Con Adam abbiamo cominciato a lavorare cercando di ragionare sui criteri di inclusione ed esclusione di bambini che chiedono di essere inseriti, che per via del loro aumento ci impongono di studiare una lista d’attesa con criteri equi, ed anche di circoscrivere il target dell’utenza ed aggiungere criteri per le eventuali dimissioni dai centri.L’ultimo grande lavoro di questo periodo è la festa per la Giornata Internazionale delle persone con disabilità.

Domani Sabato 3 dicembre, il neonato “Network per la disabilità” di Iringa è riuscito a organizzare in gruppo un grandissimo evento: ci metteremo in marcia per le vie del mercato arrivando nel parco pubblico della città, dove su un palco si esibiranno i gruppi delle varie associazioni sotto uno striscione che recita “vedi le mie disabilità e le mie abilità?”.

E con questo evento, segno anche la fine del terzo mese di lavoro qua.

Guardo questi primi tre mesi passati nella casa con le ali, e certo di cose ne sono già successe tante.

Nella speranza di non essermi dilungato troppo vi saluto e vado a dormire. Domani si va in scena!

Andrea

Ritorno a casa

23 ottobre

Zawadi, Mama Rose e Adam sono rientrati a Iringa. Il loro viaggio ha toccato tanti luoghi e soprattutto il cuore di tante persone, bambini adulti e adolescenti.

Grazie a Zawadi che anche in questa occasione ha donato più di quanto ricevuto, e soprattutto grazie a tutti quelli che hano reso possibile la realizzazione di questo sogno, un sogno che è solo all'inizio.

Il percorso...

8 Settembre

Carissimi,

Oggi (8 settembre) con gli esami finali di settima, Zawadi ha  finito la scuola primaria.

Quattro anni fa affrontò il suo primo esame e fu promosso, poi gli esami di quinta , di sesta e ora quelli importantissimi di settima. L’esame si è svolto in un’aula a lui riservata, abbiamo portato il suo computer completo di pulsanti e la stampante; ad assisterlo un’insegnante /commissaria. Adam vigilava fuori dall’aula.

Oggi si è chiuso un percorso. Quando abbiamo cominciato a sognare che Zawadi potesse prendere il diploma della scuola primaria ci sentivamo tutti un po’ matti: l’esame di settima? Noi, piccola associazione, come potevamo sconfiggere pregiudizi, burocrazia, indifferenza? Noi, senza appoggi, senza armi di alcun genere come potevamo vincere?

Ce l’abbiamo fatta, passo dopo passo, poco clamore, tanto impegno, tanti amici, tanti volontari, l’elenco è lunghissimo; oggi abbiamo ricordato tutti quelli che ci hanno aiutato, Zawadi con gli occhi felici di chi è giunto al traguardo , io col cuore che cantava un inno di gioia. Oggi è una giornata storica.

Non ho potuto essere vicina ad Ageni quando ha sostenuto l’esame di sesta superiore, ma ho avuto il regalo di andare a prendere Zawadi al termine delle due giornate di esame. Anni fa è entrato nel nostro centro un bambino analfabeta, con la scialorrea, gli arti contratti, oggi è uscito un giovanotto che scrive, legge, argomenta e sogna di diventare avvocato; un volo lungo questi anni che lo ha portato davvero a volare.

Questo traguardo.

Vi sto scrivendo dal soggiorno della casa con le ali, sono tornata da sola a casa per un breve periodo e tra pochi giorni tornerò in Italia. Il traguardo raggiunto da Zawadi mi  fa sentire meno divisa tra Italia e Tanzania, da un lato Lucio e Ageni a Bologna, dall’altro Mage e Viki a Iringa ,in mezzo io, unica della famiglia che può camminare, ma che ha bisogno di tutti loro per non cadere.

Vi scrivo circondata da ricordi di questi anni: i nomi sulle pareti, le foto, la chitarra, la carta geografica dell’East Africa, le tende di batik, il caos allegro sul tavolino, le poltrone arancione, la caffettiera a portata di mano, il manifesto un po’ naif che inneggia alla pace e all’amore, il pavimento di cemento rosso, la scritta in swahili “benvenuti a casa nostra”.

La mia, la nostra casa che mi preparo a lasciare.

Sono arrivata qua dieci anni fa, un progetto/sogno vago in testa, la voglia di togliere Mage dalla strada, tanta incoscienza, tanta paura, tanta serenità. Me ne vado con ancora tanti progetti/sogni nella testa, la voglia di togliere tutte le mage dalla strada, tanta paura, tanta serenità, molte rughe, pochi neuroni, la voglia di restare, le lacrime cacciate lontane.

Mi sono stati regalati dieci splendidi anni, ho avuto il privilegio di condividere con tutti voi la nostra esperienza, di vivere con Mage, Ageni, Viki, Zawadi, Pio, Salesia, Renata, Sara, Imma, Piter,Priva, Upendo, Braison, Patrik, Zela, Cristian, Stevin , Jordan… E’ giunto il momento di cambiare il passo e di lasciare che altri godano del privilegio di far volare gli Zawadi nascosti. Io e Lucio continueremo a sostenere da lontano le ali della Nyumba, ali che ora sono affidate ad Andrea e Chiara.

Non fate mancare loro il vostro affetto e il vostro sostegno.

Un abbraccio

Bruna

Bizzarri eventi e tanto altro..

25 Giugno

Bizzarri eventi degni di nota degli ultimi giorni:

- Un simpatico ladruncolo si è intrufolato in giardino per fregare cucina, bombola del gas e vestiti dei bimbi.. per fortuna questa disavventura si è conclusa con un lieto fine: la compagnia dei guardiani ci ha rimborsato i danni e la serenità è tornata a regnare nella casa;

- La Papera di casa perde un altro dente ampliando così la finestrella davanti: non temete, mangia ancora di tutto ed ha aggiunto altri versi speciali al suo repertorio!;

- Settimana di complicata burocrazia a Dar per Babbu, Andrea ed Irene insieme ad Ageni: immaginate il peggio degli uffici italiani misto al caos tanzaniano e solo così potrete capire la loro ardua impresa nel tentare di ottenere le pratiche per realizzare il sogno di Age di studiare all'Università di Bologna;

- Partenza col botto per Irene, accolta alla sua prima sera tanzaniana da un'invasione di formiche giganti.. ma Paola ed Irene, armate di spray e scopa, hanno sbaragliato migliaia di insettini, rischiando di intossicare tutti i componenti della famiglia, ma uscendone coraggiosamente vincitrici;

- Ritorno in patria travagliato per i giovani eroi Andrea e Babbu: atterraggio di emergenza nella desolata Anatolia a causa di un malore del pilota.. Ignari del pericolo, anche questa volta sono tornati sani e salvi.

Nonostante queste esperienze decisamente particolari, le attività dei centri proseguono indisturbate, sempre più famiglie chiedono di accogliere i loro bambini e  l'indaffarata settimana si è conclusa questa mattina con una riunione di tutto il personale, incluse le dade di Pomerini, servita da confronto, scambio di idee e condivisione di riflessioni.

Il 16 giugno, in occasione della Giornata Internazionale del Bambino Africano, i nostri bimbi si sono esibiti in canti e danze, truccati e travestiti: vi rendiamo partecipi allegando qualche colorata foto della splendida giornata!

Un abbraccio, Paola e Irene

Aggiornamenti da Iringa

1 Giugno

Qui ad Iringa la stagione delle piogge è terminata, ogni giorno il cielo è azzurro e la polvere rossa si infila dappertutto.

I giorni passano veloci uno dopo l'altro, la routine quotidiana fatta di giochi, esercizi, chiamate, e-mail, conti, ugali, saluti e spese al mercato si intreccia spesso con episodi speciali che riempiono di gioia, e che sembrano voler compensare i brutti eventi degli ultimi mesi.

Ci sono, ad esempio, i primi passi di Elisha, le prime paroline di Colin, la pipì nel vasino di Jenny e Savio, le risate diaboliche di Charon, il Karakana con i suoi biscotti buonissimi, i tirocinanti con i loro dati, la ventata d'allegria e di professionalità portata da Francesco e Letizia, i bambini di Pomerini in forma smagliante, le dade che piano piano acquistano autonomia, Zawadi con il passaporto nuovo di zecca che studia anche in casa con il nuovo computer.  La vita in casa poi procede secondo i soliti ritmi e rituali: i tappi  e i colori di Mage, i dru-dru di Vicky, la musica e gli scout di Ageni, il vestito della domenica, la banana dopo cena, i "wote" della preghiera insieme, le passeggiate intorno al giardino, qualche gita fuori porta con tutta la tribù, le chiamate tanto attese con la Mama ed il Baba.

I prossimi mesi saranno segnati da passaggi di consegne: Cristina tornerà a casa dopo tanti mesi e dopo essere stata una bossi (e sorella maggiore e cuoca e autista) coi fiocchi, altri amici della Nyumba si alterneranno e mi faranno compagnia fino ad agosto. La Casa con le Ali continua a volare.

Paola

Un altro angelo..

29 Febbraio

Non avrei mai pensato nella mia vita di mandare un e-mail del genere.

Sono appena tornata da morogoro dove sono andata con yona e la dada Sara a prendere il corpo di una ragazza che seguivamo: Zela.

La storia di Zela è una di quelle storie che uno pensa di leggere solo nei libri di Dickens e invece no...la cattiveria umana purtroppo è reale. Circa un anno fa esce un articolo sui giornali tanzaniani: ad iringa viene trovata una disabile mentale che veniva tenuta incatenata in casa, come un animale,quella disabile è Zela. Bruna appena legge l'articolo si interessa al caso e cerca di proteggere la ragazza. I giudici dicono che bisogna aspettare la fine del processo. Nel processo risultano colpevoli il nonno e la sua "badante" (x altro incinta del vecchio) ma nessuno finisce in galera.

Zela rimane a vivere con loro (inconcepibile per noi!), ma durante il giorno può frequentare la Nyumba Ali. Denutrita e piena di piaghe x le catene inizia finalmente a vivere libera. Purtroppo Zela è cresciuta come un animale e come tale si comporta.

Dopo mesi e mesi di catene nel centro della Nyumba ali Zela corre forsennata ovunque e ruba cibo appena può,infila le mani nei pentoloni in ebollizione,è sempre in movimento,ma è troppo agitata e pericolosa x gli altri ospiti del centro,così si decide di cercare un posto che possa ospitarla giorno e notte. La ragazza viene portata a Morogoro, ovviamente la famiglia se ne frega,la retta x l'accoglienza viene pagata dall'associazione.

Compito del nonno accompagnarla e darle i vestiti (anche troppo). All'Amani centre riesce a tranquillizzarsi,comincia ad adeguarsi a delle regole, soprattutto mangia regolarmente e prende peso. A dicembre per le vacanze di Natale torna.era così cambiata, calma, sorridente...però assente.Sembra non interagire con nessuno eccetto con Bruna e me alle quali si avvinghia appena può.Vorremmo tenerla,ma sappiamo che non possiamo,così a metà gennaio viene riportata a morogoro.

Quattro giorni fa ci arriva una telefonata: Zela sta male,in ospedale non capiscono cosa abbia,i medici dicono che a casa guarirà, peccato che a casa nessuno la vuole!Chiediamo a quelli del centro di tenerci informati.ieri arriva la telefonata che purtroppo ci aspettavamo Zela è morta e nessuno sa dirci perché. i parenti dicono di non avere i soldi per andare a prendere il corpo,neanche da morta la vogliono.e allora andiamo noi,a riprenderci questa creatura che nessuno vuole.

Arrivati al centro poche parole,nessuno sa darci spiegazioni precise,in compenso il direttore (prete) mi chiede cosa faccio ad Iringa e mi propone finiti il progetto alla Nyumba di tornare a lavorare da loro che hanno bisogno di fondi...resto sconcertata...io sono lì per una ragazza morta e questo cerca fondi! evidentemente in Tanzania i messaggi di Papa Francesco non arrivano e il Dio Denaro vince sulla Croce.

Sulla strada del ritorno Bruna ci chiama x dirci che il nonno vuole che portiamo la bara a casa. certo l'ipocrisia suprema. Quando arriviamo ci si para davanti uno stuolo di donne che inizia un pianto finto,assordante e nauseante. Loro che non l'hanno voluta in vita la vogliono da morta perché qua chi va a trovare il morto deve lasciare un'offerta alla famiglia. Altro che il pianto catartico delle  prefiche, questa è solo una sceneggiata triste e poco veritiera,ma efficace x tirare su soldi.

Quanta miseria in questo mondo.Quanto è povero il loro cuore; è inaccettabile che una creatura la cui unica colpa è stata quella di nascere con una disabilità intellettiva abbia subito tutto questo.

Cristina

L'esibizione dei wazungu..

3 Febbraio

Festa di arrivederci a Stefania e Pietro e questa volta si esibiscono i wazungu. Abbiate pietà di noi: l'abbiamo fatto per far ridere i bambini.

https://youtu.be/nPdlhHzD2Qw

L'inno della Nyumba

14 Gennaio

Ciao a tutti siamo tornati alla normalità, fine della pausa natalizia.

Guardate c'è il nuovo inno della Nyumba Ali...

https://youtu.be/ZBqh7bvRkSQ

Un abbraccio

Bruna

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