Come si vola alla Nyumba ali

La casa con le ali. Ecco come si presenta questa realtà, un luogo dell’impossibile, un mondo immaginario dove i sogni diventano reali. Bambini senza gambe che ballano, senza braccia che scrivono e senza voce che comunicano. Un luogo non luogo abitato da persone e dalle loro storie, fatiche, culture e sensibilità.

All’origine della Nyumba Ali c’è un spirito indomabile, di chi cade e si rialza e di chi non accetta ciò che da molti è considerato impossibile. Uno spirito non coltivato nella fortezza dell’interiorità, per lo più occupata a perfezionare il proprio io, ma di chi abbandona la propria nicchia per abitare luoghi aperti, affollati di solitudine, emarginazione o quelle periferie fin troppo abitate dalla fatica quotidiana di vivere con dignità.

Dignità è ciò che restituisce chi si trova a prendere per mano uno qualsiasi di questi bambini e a fare un pezzetto di strada insieme, magari incespicando, magari strisciando o spingendo la loro carrozzina.

Gli adulti della Nyumba Ali soffrono di una grave forma di amore, che non viene paralizzata dall’ansia dei risultati o dal compiacimento, ma si fa strada tra un panorama difficile da digerire (ancor più per noi occidentali) attraverso la cura e l’incontro con l’altro e le sue meravigliose fragilità. Ho conosciuto bambini felici che sognano di andare nello spazio, come ogni bambino dovrebbe fare ed è una lezione che non potrò mai dimenticare. Grazie a mama Bruna, baba Lucio e tutto lo staff della Nyumba Ali per avermi accolto nella loro caleidoscopica famiglia e avermi fatto sentire parte di essa. 
A presto
Babi